Il ritz ha diverse definizioni che derivano tutte dalla stessa fonte, la creazione dei Ritz-Carlton Hotels dal famoso albergatore César Ritz. È noto soprattutto per due hotel europei, The Ritz a Parigi e The Carlton a Londra. Questi hotel erano il massimo in termini di sistemazioni di lusso e, dopo la morte di Ritz, fu costituita la Ritz-Carlton Company per aprire più hotel che portassero il suo nome negli Stati Uniti. Dopo la Grande Depressione, rimase solo un hotel americano, il Ritz-Carlton a Boston, nel Massachusetts. Eppure la ripresa dell’economia ha portato l’azienda, che è passata di mano più volte, a costruire più hotel dopo gli anni ‘1940.
Gli hotel europei di César Ritz erano costosi, lussuosi e impressionanti. Li frequentavano milionari e celebrità giramondo, e il termine “the ritz” divenne sinonimo di estrema eleganza fino all’ostentazione. L’idea di “mettersi sul ritz” rimane saldamente nella mente del pubblico grazie alla canzone di Irving Berlin composta nel 1929, “Puttin’ on the Ritz”, che poi apparve in un film l’anno successivo, e ancora molto più tardi nel Fred Astaire Film del 1946 Cieli blu.
Indossare il ritz significa vestire glamour, all’ultima moda, e nello specifico indossare abiti da sera o molto fantasiosi. Smoking e abiti da ballo, specialmente realizzati da designer, sono per natura eleganti. Così sono gli abiti firmati e le vite sfarzose e glamour dei ricchi e famosi.
È interessante che i testi originali di Berlin, che sono stati successivamente sostituiti da quelli più noti di Blue Skies, in realtà commentino su un gruppo di persone molto diverso rispetto ai ricchi. I testi si riferiscono alle persone che vivono ad Harlem che si vestivano in modo impeccabile nonostante la loro povertà, e la canzone riflette questa povertà e la Grande Depressione che sta investendo il paese. Nell’interpretazione originale di Berlino, chiunque poteva apparire elegante con un buon abbigliamento, e vestirsi bene con poche tasche era visto come un’affettazione.
Più tardi, Berlin ha rivisto i testi per riflettere le abitudini dei ricchi, lasciando cadere i riferimenti agli afroamericani che vivono ad Harlem. Tuttavia, inizialmente, chiunque poteva sfilare con ostentazione in abiti eleganti. Anche le parole “puttin’ on” suggeriscono di assumere un’affettazione che non si addice al proprio status sociale. Inoltre, la frase “Mi stai mettendo su” tende a significare “non mi stai dicendo la verità”.
Per gli spettatori moderni, forse l’illustrazione più convincente di come i bei vestiti non rendono necessariamente l’uomo o la donna si trova nel film Young Frankenstein. Quando il giovane Dr. Frankenstein riesce a riformare il suo “mostro”, lo porta in tournée ei due si esibiscono in smoking cantando Puttin’ on the Ritz. Mentre il pubblico è inizialmente impressionato da questo spettacolo, presto stanno gettando spazzatura e verdure quando una luce del palco che esplode spaventa il “mostro”. Questa scena riporta l’idea del “mettersi” al suo uso originario, evocando l’adagio che non si può fare una borsa di seta con l’orecchio di una scrofa.