Un tagliere o tappetino autorigenerante ? realizzato con un materiale che resiste ai tagli. La superficie di taglio pu? ancora essere tagliata quando viene tagliato il materiale sopra di essa, ma la natura malleabile della superficie di taglio gli consente di tornare insieme senza alcun danno facilmente visibile. Un vantaggio chiave di ci? ? che il tagliere autorigenerante non sviluppa solchi o creste come una superficie di taglio pi? dura. Ci? dovrebbe consentire un taglio regolare e senza ostacoli anche dopo molti usi. La superficie pi? tollerante attenua anche i coltelli meno nel tempo rispetto alle superfici pi? dure.
Un ulteriore vantaggio dei materiali naturali utilizzati nella maggior parte dei taglieri autorigeneranti ? che molti hanno propriet? antibatteriche. Alcuni tipi di legno possono anche essere intrappolati dagli odori o resistenti agli odori. Indipendentemente dal tagliere, potrebbe essere meglio evitare di tagliare o tagliare elementi aromatici, come cipolle e aglio, su taglieri usati per altri alimenti che non sono destinati a essere miscelati con gli altri oggetti.
A differenza della maggior parte dei tappetini autoguarivanti utilizzati nell’artigianato, un tagliere autorigenerante utilizzato nella preparazione degli alimenti ? in genere in legno o sughero. Le propriet? naturali del materiale servono a creare l’apparente effetto curativo. Ovviamente, il consiglio di amministrazione non cura o si ripara da s?. La “guarigione” ? un’illusione creata dalle propriet? naturali del materiale utilizzato.
Nel caso di un tagliere autorigenerante in sughero, la propriet? che consente alla tavola di rimbalzare dai tagli ? la stessa di quella con cui un tappo da vino si espande dopo essere stato rimosso da una bottiglia. A causa dell’uso gravoso richiesto per i taglieri in sughero, questi vengono generalmente creati utilizzando un processo ad alta pressione in modo che il sughero non si stacchi. Questo processo crea una superficie molto pi? dura e duratura rispetto a quella trovata in altri esempi di sughero, ma conserva abbastanza della natura elastica da nascondere i tagli.
Nel caso di un tagliere autorigenerante in legno, la grana ? in genere allineata verticalmente per creare l’effetto autorigenerante. Questi vengono definiti taglieri “a grana fine”. Quando il coltello entra in contatto con la tavola, passa tra le estremit? dei grani. Ci? impedisce che la scheda venga danneggiata in modo evidente quando le fibre resilienti si riuniscono. Esempi tipici di questo tipo di tagliere sono quelli realizzati in cedro. Alcuni altri tipi di legno possono auto-guarire naturalmente indipendentemente dall’orientamento dei grani.