Che cos’è una miomectomia addominale?

Una miomectomia è una procedura medica eseguita allo scopo di rimuovere i fibromi uterini. Tuttavia, ci sono tre varianti a questa procedura che sono dettate dalle dimensioni dei fibromi e dalla loro posizione. A differenza di una miectomia laparoscopica o miomectomia isteroscopica che comportano l’inserimento di un ambito specializzato per esaminare il tessuto più in profondità nella cavità pelvica, una miomectomia addominale è caratterizzata da un’incisione verticale o orizzontale della superficie dell’addome. Ancora una volta, quale incisione viene eseguita dipende dall’area della cavità pelvica a cui è necessario accedere.

Il metodo di ingresso preferito è l’incisione Pfannenstiel, che viene praticata orizzontalmente lungo la “linea bikini” sopra l’osso pubico. La ragione per cui questa incisione è desiderabile è perché va con la grana della pelle, per così dire, con conseguente minor dolore e cicatrici. Tuttavia, se l’utero è notevolmente ingrandito o sporgente, il chirurgo potrebbe invece dover eseguire un’incisione verticale. Potrebbe anche essere necessario se un fibroma è incorporato in un legamento lungo la parete pelvica che confina con l’utero. Il vantaggio di questo tipo di incisione è il minor sanguinamento, mentre il lato negativo è una cicatrice più prominente.

Mentre una miomectomia addominale è una procedura relativamente semplice, richiede un’anestesia generale e alcuni giorni di degenza in ospedale. Dopo l’intervento, gli antidolorifici possono essere somministrati per un giorno o due per via endovenosa. Una volta che il paziente è in grado di riprendere a bere liquidi e mangiare cibi solidi, i farmaci possono essere somministrati per via orale. Inoltre, il medico può prescrivere ulteriori farmaci antidolorifici da assumere a casa durante il periodo di recupero.

La maggior parte delle donne è in grado di riprendere le normali attività e tornare al lavoro dopo quattro settimane di riposo a casa. Tuttavia, si consiglia alla maggior parte dei pazienti di astenersi da esercizi faticosi o attività sessuali per almeno sei settimane. L’uso di tamponi è anche sconsigliato durante il periodo di recupero.

Ci sono alcuni rischi nell’avere una miomectomia addominale che dovrebbero essere considerati. Sebbene questa procedura possa alleviare il dolore e il disagio causati dai fibromi, non impedisce la ricorrenza dei fibromi. Inoltre, l’intervento chirurgico può portare alla formazione di aderenze che possono interferire con il concepimento e portare avanti gravidanze. Infatti, se la parete uterina è stata compromessa in una certa misura a causa di una miomectomia addominale, aumenta il rischio di rottura dell’utero durante il travaglio e il parto. Se questo è il caso, di solito si consiglia al paziente di partorire tramite taglio cesareo. Tuttavia, se la fertilità non è un problema, la miomectomia addominale è spesso preferibile all’isterectomia completa poiché l’utero della donna viene lasciato intatto.