La parola “bootleg” è un termine slang che ha avuto origine nel colorito inglese del West americano. Si riferisce ad un’attività illegale o clandestina. Il termine è solitamente usato per riferirsi a oggetti che vengono trasportati, fabbricati o utilizzati per scopi illegali, che vanno dall’alcol di contrabbando che viene venduto segretamente per evitare tasse elevate, a una stazione radio contraffatta che trasmette illegalmente utilizzando apparecchiature che sono state messe insieme da gli operatori.
Le persone hanno iniziato a usare questa parola nel 1800, con il primo utilizzo registrato che risale al 1889. Il termine era un riferimento al nascondere una boccetta di alcol all’interno di uno stivale; persone contrabbandavano alcol per trasportarlo per la vendita e il consumo illegali. Mentre la parola inizialmente si riferiva specificamente all’alcol, il suo significato si espanse lentamente per includere qualsiasi tipo di oggetto illecito, illegale o scambiato clandestinamente, da una cassetta contraffatta di un’esibizione musicale dal vivo a un videogioco contraffatto.
Come regola generale, il contrabbando è illegale. L’articolo oggetto di contrabbando può essere esso stesso illegale, come nel caso di sostanze controllate contrabbandate, oppure il processo di contrabbando può renderlo illegale. Le copie di giochi, musica, libri e altri materiali protetti da copyright, ad esempio, non sono legali perché il contrabbando viola il copyright. Allo stesso modo, gli articoli contrabbandati come alcol e sigarette vengono solitamente scambiati illecitamente per evitare di pagare le tasse, il che è una violazione della legge.
Il contrabbando è una delle principali preoccupazioni per alcuni governi e per le agenzie che proteggono e applicano il copyright. Quando esistono copie bootleg di articoli prodotti commercialmente, i bootleg possono ridurre le vendite e i consumatori possono essere potenzialmente esposti a bootleg pericolosi, come un CD audio che include un virus informatico che verrà caricato su qualsiasi computer su cui viene riprodotto il CD, o alcol di contrabbando che è stato preparato in condizioni pericolose che potrebbero far ammalare le persone. Produttori e venditori di prodotti contraffatti possono essere perseguiti in base a una serie di leggi, a seconda della natura del loro reato.
La tradizione di fare copie contraffatte di concerti e album pubblicati da artisti musicali è piuttosto antica, risale all’epoca in cui è stata introdotta la cassetta e i consumatori avevano un modo semplice per effettuare registrazioni e distribuire copie. Sebbene tali bootleg non siano tecnicamente legali, alcuni artisti hanno fatto trapelare “bootlegs” di sessioni extra, contenuti speciali e altri materiali per i fan fedeli e, a volte, è emerso un bootleg con l’unica copia nota di una particolare canzone o evento, rendendolo piuttosto prezioso da una prospettiva storica.