I radiolari sono microrganismi nell’ordine Radiolaria. Si trovano più comunemente nell’oceano, dove vanno alla deriva con le correnti a tutte le profondità e in tutto il mondo, con alcuni biologi che sospettano che possano esserci anche specie di acqua dolce, anche se questo non è stato confermato. Da un punto di vista scientifico, i radiolari sono particolarmente interessanti da studiare perché si evolvono molto rapidamente, creando un albero genealogico tentacolare che può essere usato per stabilire la storia di altri organismi accanto ai radiolari.
Diverse caratteristiche rendono distintivi questi protozoi. Il primo sono i loro scheletri di silicato, che spesso si formano in schemi complessi che li fanno assomigliare a un vetro soffiato delicatamente. Numerosi ricercatori hanno commentato l’elegante bellezza dei radiolari e alcuni esempi molto belli sono spesso in mostra nelle raccolte fotografiche di persone che studiano queste interessanti creature. Storicamente, i radiolari erano un argomento di intenso interesse per gli scienziati mentre esploravano la tecnologia del microscopio.
La maggior parte dei radiolari mostra una simmetria radiale, che spiega il loro nome, e questa simmetria è spesso contrassegnata da pseudopodi, piedi falsi che sporgono dal corpo dell’organismo. Questi piedi falsi aiutano i radiolari a fluttuare mentre si spostano attraverso le correnti oceaniche, creando proiezioni scheletriche appuntite che possono sembrare abbastanza sorprendenti. Inoltre, i radiolari formano corpi che hanno due compartimenti distinti, noti come l’ectoplasma e l’endoplasma.
L’ectoplasma è lo strato esterno del corpo del radiolare ed è anche progettato per aumentare la galleggiabilità, con l’uso di piccole sacche d’aria che promuovono il galleggiamento. L’endoplasma contiene le strutture del corpo, inclusi il nucleo cellulare e gli organelli. Queste due strutture sono tipicamente evidenti nella sezione trasversale.
I radiologi mangiano una varietà di cose, tra cui lo zooplancton e il fitoplancton più piccoli, e alcuni stabiliscono relazioni simbiotiche con le alghe, usando le alghe per produrre energia e fornendo uno spazio per le alghe da chiamare casa. I radiolari a loro volta sono consumati da una grande varietà di organismi, che li superano nella catena alimentare marina.