La polpa di tamarindo è un agente acido che viene raccolto dal frutto del baccello di tamarindo. È formato in torte e venduto come ingrediente saporito per l’uso in vari stili di cottura. La cucina asiatica, la cucina latinoamericana e la cucina africana utilizzano tutte il sapore unico agrodolce della polpa di tamarindo.
La parola “tamarindo” deriva dal termine arabo che significa “data indiana”. L’albero di tamarindo produce grandi baccelli ed è da questi baccelli che il frutto del tamarindo viene abbattuto. La buccia viene spogliata, il frutto viene compresso e la polpa di tamarindo viene confezionata per la vendita.
La polpa di tamarindo è ampiamente disponibile nei mercati asiatici e nei negozi di specialità alimentari. È spesso etichettato come concentrato di tamarindo o succo di tamarindo, ma in realtà non è affatto succo. La polpa non è altro che una versione molto concentrata di succo di tamarindo. È venduto in blocchi densi e filanti con o senza semi. La polpa è disponibile anche in vasetti, prefabbricati e pronti all’uso.
La polpa di tamarindo è relativamente facile da preparare ed è spesso un modo molto più economico per gustarne il sapore senza acquistare un prodotto di tamarindo preconfezionato. Quando si prepara la polpa a casa, i cuochi utilizzano in genere un rapporto tra 1 oncia (28 g) di polpa e 1 oncia (28 g) di acqua. Dopo aver immerso la polpa nell’acqua per circa 20 minuti, può essere schiacciata con le dita e passata attraverso un filtro robusto per rimuovere i semi e le fibre.
Il gusto pungente della polpa di tamarindo conferisce a molti piatti il ??loro sapore unico. Il Pad Thai, il preferito della cucina tailandese, utilizza lo zing di polpa di tamarindo per accompagnare la traccia del succo di lime e la salsedine della salsa di pesce. In alcune parti della Thailandia, la polpa di tamarindo viene utilizzata anche in una salsa agrodolce popolare che viene versata sul pesce fritto.
Nella cucina indiana, la polpa di tamarindo è celebre per il suo sapore aspro e pungente. È parte integrante di molti tipi di chutney, insieme a zucchero e varie altre spezie. Il tamarindo viene spesso utilizzato anche in diversi tipi di curry.
Per secoli, gli africani hanno utilizzato il tamarindo come preziosa fonte di nutrimento e anche come esportazione redditizia. Le cucine del Kenya, del Madagascar e della Nigeria fanno uso del gusto caratteristico della polpa di tamarindo. È anche uno dei preferiti di molti degli animali nativi del continente, tra cui i Lemuri dalla coda ad anelli, che ottengono metà della loro scorta di cibo dai frutti dell’albero di tamarindo.