Che cos’è un pronome oggettivo?

Un pronome oggettivo è una parola che sostituisce un sostantivo e funge da oggetto in una determinata frase. Questi pronomi si trovano più spesso dopo il verbo principale di una frase, ma a volte possono essere trovati in altri luoghi. Possono essere identificati dalla loro posizione nella frase, ma molti sono identificati dalle loro ortografie uniche.
I pronomi possono essere il soggetto o l’oggetto di una frase o mostrare la proprietà. Un pronome oggettivo è quello che serve come oggetto, diretto o indiretto. In altre parole, un pronome oggettivo è ciò a cui sta accadendo l’azione principale, o verbo, della frase o ciò che sta ricevendo il suo beneficio. Ad esempio, nella frase “Lui glielo diede”, sia “esso” che “lei” sono pronomi oggettivi. “Esso” serve come oggetto diretto e “lei” come oggetto indiretto.

Alcuni pronomi, come “questo” o “esso”, mantengono la stessa grafia sia che siano il soggetto o l’oggetto di una frase. La maggior parte dei pronomi personali, d’altra parte, cambia la loro ortografia a seconda della loro funzione. Io, lei, lui, noi e loro sono le versioni oggettive di io, lei, lui, noi e loro rispettivamente. Il pronome personale “tu” non cambia la sua ortografia. Il pronome interrogativo “chi” diventa invece “chi” quando è oggetto di una frase.

Spesso il posizionamento del pronome nella frase può indicare se dovrebbe essere un pronome oggettivo. Ad esempio, nella frase “ho dato via quel libro”, il pronome di prima persona “io” è indicato come soggetto non solo per la sua ortografia, ma anche per la sua posizione all’inizio della frase. In “Claire ha dato quel libro a me”, tuttavia, il pronome di prima persona, “me”, si trova dopo il verbo principale della frase, a indicare che si tratta di un oggetto.

Tuttavia, il posizionamento non è sempre un indicatore. Nella frase “A chi appartiene questo?” si usa il pronome oggettivo piuttosto che quello soggettivo nonostante il pronome interrogativo “chi” inizi la frase. Ciò è causato dalla preposizione “a”. Le preposizioni sono normalmente abbinate agli oggetti, e quindi, ai pronomi oggettivi. La frase può essere riformulata per dire “questo appartiene a chi?” In entrambi i casi “questo”, non “chi”, è il soggetto della frase.

La frase può anche essere scritta come “A chi appartiene?” In questo caso, “chi” è il soggetto della frase. Non è più abbinato alla preposizione ma invece al verbo principale “fa”.