Tutte le lingue consentono determinati suoni e combinazioni di suoni e limitano altri possibili suoni che potrebbero essere abbastanza comuni in un’altra lingua. Questi suoni, chiamati fonemi, sono un insieme relativamente piccolo di tutti i possibili suoni che la bocca, il palato, la lingua ei polmoni umani possono creare; per esempio l’inglese usa solo 40 fonemi in totale. Una pseudoparola è quella che potrebbe esistere in una lingua in quanto tutti i suoi suoni e combinazioni sono consentiti, ma non ha alcun significato.
In una pseudoparola, non solo i suoni si trovano in altre parole in quella lingua, ma la pseudoparola può essere scritta usando solo i simboli di quella lingua. Le pseudoparole possono aiutare a insegnare regole linguistiche e grammaticali. Ad esempio, lo studente potrebbe esercitarsi a coniugare lo pseudoverbo sfocato come “Io sfocato, tu sfocato, lui sfocato, noi sfocato, loro sfocato” e il passato sarebbe “sfocato”.
I bambini amano la novità di una buona pseudoparola, in particolare quelli che hanno una cadenza o una combinazione di suoni stranamente deliziosa. Questi possono anche aiutare a insegnare gli affissi. Un esempio potrebbe iniziare con la pseudoparola, piggle. Indipendentemente dal significato della parola o dalla sua mancanza, il prefisso un trasformerebbe la definizione apparente nel suo opposto. Aggiungendo il suffisso less alla desinenza, si trasforma nuovamente la pseudoparola in unpiggleless, che secondo le regole della logica, significherebbe l’assenza di un piggle, che logicamente significherebbe la presenza di un piggle.
Le pseudoparole non devono essere confuse con le non parole. In termini linguistici, una non parola non è solo un’unità lessicale che non esiste in una particolare lingua, ma potrebbe anche non esistere perché alcuni o tutti i suoi fonemi sono limitati. Un esempio di nonparola è pguqsh, che è impronunciabile in inglese. I giovani studenti amano le non parole quasi quanto le pseudoparole e spesso dimostrano quanto bene abbiano interiorizzato inconsciamente le regole linguistiche insistendo sul fatto che alcune lettere siano mute. Pguqsh, ad esempio, potrebbe avere una P silenziosa, una g silenziosa, un cluster pg silenzioso e una q silenziosa.
Le pseudoparole, dette anche logatomi, non suggeriscono alcun tipo di significato. I loro cugini, nonce parole, sono anch’essi costruzioni linguisticamente corrette ma contengono l’ombra o il suggerimento di un significato. Questo può essere perché sono così simili nel suono a un’altra parola o perché sono stati coniati per rappresentare un significato che preesiste a un concetto che non ha nome. Ad esempio, James Joyce ha creato la parola quark, che è apparsa in Finnegan’s Wake. Quando la scienza ha scoperto un certo tipo di particella caricata elettricamente, un fan di Joyce ha preso in prestito il quark nonce e ne ha riassegnato il significato.