Cosa sono le colture geneticamente modificate?

Le colture geneticamente modificate sono prodotti agricoli a cui è stato manipolato il DNA per conferire loro alcuni tratti come la resistenza a malattie, parassiti o erbicidi. Le colture alimentari potrebbero anche essere progettate per avere altri tratti desiderabili, come una maturazione più rapida o un maggiore contenuto nutrizionale. La modificazione genetica degli alimenti è oggetto di accesi dibattiti. Più di 40 paesi, compresa l’Unione Europea, hanno severe restrizioni sugli alimenti e sui mangimi geneticamente modificati, mentre altri paesi, tra cui Arabia Saudita, Sri Lanka e Algeria, hanno vietato apertamente l’importazione e la coltivazione di colture geneticamente modificate.

L’allevamento tradizionale delle colture alimentari comporta la selezione di piante con buone caratteristiche come il miglioramento del sapore, della resa o della resistenza alle malattie e l’allevamento al fine di creare cultivar con queste qualità. Quando le colture sono geneticamente modificate, i geni di un organismo vengono inseriti in un altro organismo usando tecniche biotecnologiche. Ad esempio, il mais può essere reso resistente a determinati insetti inserendo geni di batteri presenti nel terreno che sono tossici per quegli insetti. I geni possono anche essere modificati per causare la loro soppressione.

Le società di biotecnologia sostengono che le colture geneticamente modificate aumenteranno la produzione alimentare e proteggeranno il mondo da una crisi globale della sicurezza alimentare. Sostengono che queste colture riducono l’uso di pesticidi perché non hanno bisogno di essere spruzzate per insetti, malattie e erbe nocive. Non solo è possibile aumentare le rese delle colture alimentari, ma è possibile migliorare le qualità nutrizionali degli alimenti, nonché il sapore e la qualità.

Ambientalisti, scienziati, medici e agricoltori sostengono che ci sono conseguenze ancora sconosciute per le persone, l’agricoltura e l’ecologia globale. Gli oppositori delle colture geneticamente modificate sottolineano che c’è molto cibo nel mondo e che la carestia è causata da forze politiche ed economiche. Alcune erbacce e altri parassiti stanno diventando resistenti ai pesticidi, richiedendo un loro maggiore utilizzo e il polline proveniente da piante modificate può contaminare le colture alimentari naturali. L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che il cibo geneticamente modificato potrebbe sviluppare proteine ??che causano nuove allergie alimentari e resistenza agli antibiotici.

La biodiversità agricola è minacciata dall’aumento dell’uso di semi geneticamente modificati, il che aumenta la probabilità di colture che non possono resistere a malattie e parassiti. Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti riferisce che nel 2009, l’88 percento del cotone, il 91 percento della soia e l’85 percento del mais coltivato negli Stati Uniti sono geneticamente modificati. Le aziende che producono questi semi hanno brevetti su di loro, dando a queste industrie il controllo su ben il 75 percento di tutti gli alimenti trasformati venduti negli Stati Uniti